Alla rubrica “lettere”

Sono stati giustamente resi pubblici i redditi dei consiglieri regionali.

Il mio reddito, molto maggiore rispetto a quello di insegnante ricevuto per 33 anni,   mi colloca nella “fascia medio- alta” tra gli stessi consiglieri.

Vi è nella popolazione una sacrosanta critica ai privilegi del ceto politico contro cui si sprecano tante parole, ma mai si attua un provvedimento concreto.

Dovremmo chiederci tutti perché l’odio si concentri sul ceto politico e non vi siano critiche verso manager, dirigenti, verso chi ha gestito il sistema bancario, o ha sfasciato le ferrovie prima e l’Alitalia poi…

Egualmente, dovremmo domandarci perché la polemica contro “la casta” sia cessata improvvisamente con la vittoria elettorale di Berlusconi.

Per quanto riguarda Rifondazione e me personalmente, vi prego di precisare che il nostro regolamento interno impone il versamento del 55% dello “stipendio” di eletti/e.

Nel mio caso personale: 132.000 euro,  di cui 41.000 di tasse, lascio ad ognuno/a il piacere di fare i conti.

Ricordo ancora che mai sono state discusse le nostre proposte:

•  dimezzamento degli stipendi e dei benefit (2006)
•  dimezzamento del numero dei/delle parlamentari (1993)
•  massimo di due mandati (nostro regolamento)

a altre ancora.

Mi piacerebbe poter discutere maggiormente di questi temi che ritengo seri ed importanti.

Sergio Dalmasso

Consigliere regionale Rifondazione comunista